Cellular Message Encryption Algorithm

Cellular Message Encryption Algorithm (CMEA)
Generale
ProgettistiJames A. Reeds III
Prima pubblicazione1991
Dettagli
Dimensione chiave64 bit
Dimensione blocco16-64 bit
Numero di passaggi3
Migliore crittanalisi
338 testi in chiaro scelti violano i blocchi di qualunque grandezza; 40-80 testi in chiaro noti violano i blocchi di 24 bit; 4 testi in chiaro noti violano i blocchi di 16 bit

In crittografia il Cellular Message Encryption Algorithm, abbreviato CMEA, è un cifrario a blocchi che è stato utilizzato per rendere sicuri i telefoni cellulari negli Stati Uniti d'America. Il CMEA è una delle 4 primitive crittografiche specificate in uno standard della Telecommunications Industry Association (TIA): specificatamente, era usato per cifrare il canale di controllo piuttosto che i dati vocali. Nel 1997 un gruppo di crittografi ha pubblicato diversi attacchi al cifrario, dimostrando che aveva diverse vulnerabilità[1]. Sono state anche formulate ipotesi secondo le quali la National Security Agency (NSA) avesse fatto pressioni sugli sviluppatori dell'algoritmo affinché realizzassero un cifrario debole, ma l'NSA ha sempre negato ogni ruolo nella progettazione o nella selezione dell'algoritmo.

I cifrari ECMEA e SCEMA derivano dal CMEA.


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